Friday, July 6, 2018

Le recensioni di Giugno

Le letture di Giugno, tra alti e bassi, sono state abbastanza soddisfacenti, nonostante abbia avuto una dura sessione estiva causata da piccoli problemi di salute. Quelle di oggi  non saranno delle vere e proprie recensioni, ma solo un "mettere in ordine" dei pensieri sulle sensazioni che questi libri mi hanno dato. Ho pensato fosse meglio così per non creare un post lunghissimo e noiosissimo! Infatti credo che inizierò ( da Luglio, ovviamente ) a scrivere degli approfondimenti mirati per ogni testo che leggo e che quindi acquisterà una posizione più "riservata" all'interno di questo blog! Questo perchè vorrei cominciare a collaborare con altri scrittori emergenti, oltre la già citata Ornella De Luca, e ritagliare per ognuno di loro uno spazi dove avere anche un confronto, tramite brevi interviste o curiosità. Insomma quest'estate vorrei dare una ventata di freschezza a Diary of a coffee addicted, nonostante il caldo afoso degli ultimi giorni! Infatti avevo pensato per Settembre di cambiare anche layout e forse nome 🙈. 
Mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate: idee o suggerimenti sono ben accetti!!!

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Non è la fine del mondo di Alessia Gazzola
Primo libro di Giugno e primo libro della scrittrice che leggo (tra l'atro è anche una mia compaesana), uno stile fresco, simpatico e ricco di riflessioni profonde sull'amore, sulla vita che fanno molto pensare alla voglia che c'è in ognuno di noi di realizzare i propri sogni, anche se a volte sembra proprio la fine del mondo! Non ho apprezzato molto la storia, un po' ripetitiva e scontata, e il finale lasciato lì con poche battute senza troppe pretese, però nel complesso mi è piaciuto. Il libro scorre velocemente senza tentennamenti, ti coinvolge raccontandoti le sventure della protagonista che nonostante tutto cerca di aver sempre coraggio e non abbattersi mai.  
Una lettura ironica da leggere sotto l'ombrellone!

Titolo: Non è la fine del mondo
Autore: Alessia Gazzola
Prezzo: € 10,50
Pagine: 219

Emma De Tessent. Eterna stagista, trentenne, carina, di buona famiglia, brillante negli studi, salda nei valori (quasi sempre). Residenza: Roma. Per il momento - ma solo per il momento - insieme alla madre. Sogni proibiti: il villino con il glicine dove si rifugia quando si sente giù. Un uomo che probabilmente esiste solo nei romanzi regency di cui va matta. Un contratto a tempo indeterminato. A salvarla dallo stereotipo dell'odierna zitella, solo l'allergia ai gatti. Il giorno in cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e la fine del mondo. Avvilita e depressa, dopo una serie di colloqui di lavoro fallimentari trova rifugio in un negozio di vestiti per bambini, dove viene presa come assistente. E così tutto cambia. Ma proprio quando si convince che la tempesta si sia finalmente allontanata, il passato torna a bussare alla sua porta: il mondo del cinema rivuole lei, la tenace stagista. Deve tornare a inseguire il suo sogno oppure restare dov'è? E perché il famoso scrittore che Emma aveva a lungo cercato di convincere a cederle i diritti di trasposizione cinematografica del suo romanzo si è infine deciso a farlo? E cosa vuole da lei quell'affascinante produttore che continua a ronzare intorno al negozio dove lavora?


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Red (La trilogia delle gemme) di Kerstin Gier
Il secondo libro è stato scelto tramite sondaggio sulla mia pagina instagram, un consiglio da parte dei miei amici che non mi ha deluso per niente! Ricordavo di aver comprato Red anni fa, colpita dalla trama, perchè in quel periodo ero attirata molto di più dai fantasy! Vi dico subito che appena ho terminato la lettura, in due giorni, ho dovuto subito acquistare anche gli altri due volumi perchè DOVEVO sapere cosa succedeva dopo! Ho adorato questo libro perchè, da amante della storia e del passato, sono sempre stata affascinata dai viaggi nel tempo, tematica che ricerco spesso nei libri (se avete consigli, sparate!). Con Red sono andata a nozze! Inoltre un'altra delle mie passioni sono l'alchimia e il Conte di Saint-Germain 🙈. Il libro si legge senza problemi, lo stile dell'autrice coinvolge e ti fa fremere pagina dopo pagina attraverso colpi di scena e personaggi ben descritti. 

Titolo: Red (Volume 1, La trilogia delle gemme)
Autore: Kerstin Gier
Prezzo: € 9,00
Pagine: 329

Per l'amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all'altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l'aiuto dell'inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all'altezza del nome dei Montrose. E poi c'è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l'umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante... Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...


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La sala da ballo di Anna Hope
Quando un libro piace non c'è niente da fare! Avevo acquistato La sala da ballo incuriosita per la trama e l'ambientazione. Avevo appena concluso Follia di McGrath e volevo continuare sul tema della pazzia, così quella, anche se un po' più romanzato, mi sembrava la scelta più giusta. Il libro mi è piaciuto tantissimo! La scrittrice alterna punti di vista diversi dando così la possibilità al lettore di poter affrontare questioni differenti: l'eugenetica (grazie ai pensieri del dottore), la malinconia e la povertà (dei pazienti). In un contesto nel quale, chiunque poteva essere rinchiuso in un ospedale psichiatrico solamente per aver rotto il vetro di una finestra, grazie anche alle particolari descrizioni della scrittrice, vengono raccontate le storie di tre personaggi così diversi. E la meraviglia di una grande sala da ballo, dove i pazienti si incontrano per danzare perchè, a detta del dottore, la musica serve ad aiutarli nel loro percorso di guarigione!


Titolo: La sala da ballo
Autore: Anna Hope
Prezzo: € 14,28
Pagine: 395

Inghilterra, 1911. In un manicomio al limitare della brughiera dello Yorkshire, dove uomini e donne vivono separati gli uni dagli altri da alte mura e finestre sbarrate, c’è una sala da ballo grandiosa ed elegante, con tanto di palcoscenico e orchestra. In questo luogo sognante e raffinato, i pazienti si ritrovano una volta alla settimana per danzare: qui hanno la possibilità di sentirsi liberi, di mostrare i sentimenti, di muovere i loro corpi in libertà. I desideri lungamente messi a tacere tornano ad agitare con prepotenza i cuori dei protagonisti. Proprio nella sala da ballo Ella Fay, una giovane operaia ricoverata contro la sua volontà per una crisi isterica, conosce John Mulligan, un uomo dalla sensibilità fuori del comune, che soffre di depressione in seguito a un trauma. Complice del loro incontro è Clem, una paziente affetta da manie suicide, che aiuta Ella a leggere i messaggi di John. A occuparsi di loro c'è il dottor Fuller, un medico ossessionato dall'eugenetica e fermamente convinto che la musica e la danza possano aiutare nella cura delle malattie psichiatriche. Quattro personaggi che intrecciano le loro storie in un affresco originale e carico di significati profondi: i loro dolori e le loro frustrazioni sono anche i nostri, come pure la danza liberatoria, il coraggio di gridare, la voglia di cambiare.


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Miele di Ian McEwan
Avevo altre aspettative per questa storia, la trama sembrava mi portasse verso un po' di azione così da dare il giusto ritmo al libro e invece solo e sempre monotone scene da scrivania! Se pensate di trovarvi davanti una spy story alla 007 o alla Mission Impossible, questo non è il romanzo che fa per voi! Oltre ai personaggi che sono di una noia assurda e che non hanno pensieri interessanti, la narrazione è lenta e prolissa! Ho fatto davvero molta fatica a portare a termine questa lettura, la sera prima di andare a dormire funzionava meglio di un sonnifero! 
Naturalmente leggerò altro di McEwan perchè ne ho solo sentito parlare molto bene, ma Miele è OUT!

Titolo: Miele
Autore: Ian McEwan
Prezzo: € 11,05
Pagine: 351

La prima voce narrante femminile di McEwan dall'epoca di "Espiazione", Serena Frome, è una figlia degli anni Sessanta senza slogan né rivoluzioni, una figlia borghese cresciuta dal padre vescovo entro i confini protetti di una cattedrale, lontana dalle inquietudini politiche e sociali che sferzano la Gran Bretagna dei primi anni Settanta. La sua iniziazione al mondo si compie attraverso un amante maturo, docente di storia e amico personale del ministro dell'Interno, che a Serena insegna ad accostare il giusto vino al giusto cibo e a contemperare la baldanzosa lettura di Solzenicyn con quella approfondita di Churchill, e che, prima di sparire misteriosamente dalla sua vita, le spezza il cuore e le regala un mestiere: un incarico all'MI5. Che cosa possono volere ai piani alti della prestigiosa agenzia d'intelligence britannica da una bionda ragazza di buona famiglia con una mediocre preparazione matematica faticosamente rimediata a Cambridge e una prodigiosa, ancorché superficiale, rapidità di lettura? Farne una pedina nella cosiddetta "guerra fredda culturale": Serena parteciperà all'operazione "Miele", con la quale l'agenzia intende finanziare occultamente scrittori ritenuti affini alla causa dell'Occidente trasformandoli in inconsapevoli agenti della propaganda anticomunista. Il candidato ideale è individuato in Tom Haley, promettente autore di alcuni apprezzati racconti e di qualche articolo critico nei confronti del blocco sovietico.


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Questo mese ho letto anche La stazione dei bagagli smarriti di Ornella De Luca, ma vi parlerò un po' di più di questo libro nel Review Party che ospiterò qui, nel mio blog, il 19 Luglio!