Thursday, July 19, 2018

- Review Party: La stazione dei bagagli smarriti

Buongiorno lettori! Oggi ho il piacere di ospitare nel mio blog il Review Party del nuovo libro di Ornella De Luca.
Ho avuto modo di leggere questo romanzo in anteprima e, come per la maggior parte dei libri di Ornella, sono rimasta davvero molto colpita anche da questo romanzo letto in pochi giorni!

Un amore proibito dalla legge.
Un gatto pasticcione alla ricerca dei suoi padroni.
Un locale dove si avverano i sogni.
L'autunno a New York.


La stazione dei bagagli smarriti, terzo libro auto conclusivo della serie The Orphanage, parla di un altro dei ragazzi orfani cresciuti a villa Sullivan, Daniel. Come Homer e Lennox, anche lui ha un passato alle spalle che pesa forte come un macigno nel petto e che lo spaventa perchè l'unica incertezza della sua vita piena di regole e di progetti. Tutto è programmato con una precisione "chirurgica",  sa che da grande vorrà fare il medico per aiutare gli altri, proprio come faceva da piccolo nell'orfanotrofio per i suoi amici. Decide, dopo esser stato licenziato  dal lavoro di barista, di trasferirsi a New York e continuare lì gli studi, riprendendo in mano la sua vita e sfidando il destino che potrebbe farlo rincontrare con Ivory
Presente e passato così si mescolano per farci conoscere a pieno la storia di Daniel e Ivory, un'orfana di villa Sullivan che inizialmente migliore amica diventerà poi sorella per legge. Un destino legato fin dall'inizio, come il laccio azzurro che la ragazza terrà al polso in ricordo del fratello, che li farà rincontrare, dopo dieci anni di silenzi ed incomprensioni, grazie ad un simpatico gatto trovatello. E sarà proprio quel gatto, Ronnie, e un viaggio alla ricerca dei suoi veri proprietari che farà riavvicinare i due ragazzi.  Attraverso confronti e confessioni finalmente riusciranno a dirsi tutto quello che non erano mai riusciti a dirsi guardandosi negli occhi. 
La narrazione a pov alterni  consente di comprendere meglio i sentimenti che muovono i protagonisti, senza lasciare nulla all'immaginazione, rendendo così la storia ancora più dinamica. Sia Daniel che Ivory vengono descritti in maniera intensa, nulla è lasciato al caso, anche il fatto che siano quasi degli opposti (lei forte e ribelle, lui dolce e responsabile) crea un connubio perfetto per una caratterizzazione dei personaggi così reale!


"Daniel è il laccio che mi lega alla vita. 
L'orologio fermo a un'ora che non ritornerà più.
Il cappello troppo grande che indosso nonostante tutto.
Daniel è la cura alla malattia dell'esilio.
È il lido a cui tornare, sempre."


Ho amato anche i personaggi secondari  che rendono questo romanzo ancora più divertente e simpatico. Come Brooklyn, amica, coinquilina e dipendente di Ivory, che sarà una sorta di "braccio destro" del destino  offrendo a Daniel un lavoro nel loro locale e creando così la giusta situazione per far parlare i due ragazzi. Ho amato Parker, un ragazzo simpaticissimo ( le sue battute e i suoi indovinelli  mi hanno fatta ridere parecchio) che Daniel conosce proprio all'inizio del romanzo e che diventerà suo coinquilino e amico d'avventure. 



Un romanzo che parla di seconde occasioni, di opportunità e di crescita
Ho amato i luoghi descritti da Ornella ed ho amato tutte quelle piccole particolarità che hanno reso questo libro il mio preferito della serie (dimenticarmi di Homer è stato abbastanza difficile)! Andando con ordine, quello che mi ha colpito di più è stata la maestria con cui l'autrice ha inserito all'interno di questo romanzo piccole perle cariche di significati nascosti. La stessa Stazione dei bagagli smarriti, che da il titolo al romanzo, è un locale che ha in se tutto il senso di questo libro: mai pensare al passato con tristezza e nostalgia ma fortificarsi attraverso esso per sognare e ridisegnare il proprio futuro. Il tutto raccontato attraverso delle serate a tema che dovrebbero davvero esistere nella realtà! Come quella in cui si cerca di realizzare i sogni dei clienti, in tutti i modi possibili: la serata dei desideri, organizzata ogni martedì. Si inseriva  un desiderio, scritto su un foglietto, ancora da realizzare, all'interno di una vecchia valigia che poi in serata veniva aperta. I biglietti venivano letti ad alta voce e si cercava così di realizzarne la maggior parte: rincontrare un famigliare di cui si erano perse le tracce, ritrovare un vecchio amico o un oggetto prezioso, rintracciare la famiglia di Ronnie, il gatto. Un luogo magico dove ogni cosa ha un suo significato, non è il classico pub dove mangiare in compagnia e poi andar via, ma  una posto dove sentirsi a casa e dove ritrovare la felicità perduta.


Potete trovare qui il post dedicato alla trama de La stazione dei bagagli smarriti, mentre qui il link per acquistare il romanzo su Amazon!

Buona lettura!